L’immobilismo di questi giorni e l’incredibile silenzio delle nostre aule vuote comincia a farsi sentire.
La nostra Isola è un luogo di sorrisi, di allegria, di musica, di caos e anche di ritmi veramente frenetici: quelli dello staff e delle insegnanti che tutti i giorni mettono la propria professionalità a servizio delle famiglie. Abbiamo aperto la nostra attività nel lontano 2008 e da allora questa è la prima volta che nel corso dell’anno facciamo una pausa così lunga e per così gravi motivi.
Dopo lo stop alle attività didattiche da parte del Ministero abbiamo deciso di incontrarci comunque. Tutto il personale e la Direttrice Iolanda Cerrone si è dato appuntamento a scuola. Una forma di resilienza: abbiamo deciso di ragionare su come poter dare alle famiglie e soprattutto ai nostri piccoli un messaggio e un supporto in questo momento straordinario.
La tecnologia ci viene in aiuto. Ogni gruppo di sezione ha registrato una serie di video da inviare sui gruppi WhatsApp dei genitori. Raccontiamo delle storie, proponiamo attività e giochi da fare a casa con mamma e papà, le insegnanti di inglese ogni giorno manderanno una parola nuova da imparare e delle canzoncine da cantare, la psicomotricista ha pensato a come organizzare a casa un piccolo setting psicomotorio, la cuoca invierà delle ricette per poter pasticciare in cucina, l’insegnante di arte ha elaborato un progetto di attività creative home made.
Non possiamo sostituire di certo il bello dello stare insieme ma questo è un modo per dire con forza che “tutto andrà bene“, che noi ci siamo, che la normalità ritornerà presto.
Al momento difficile da un punto di vista emotivo si sommano le difficoltà di un’azienda che vive una situazione di seria complessità. Gli stipendi da pagare, le tasse, il fitto dei locali, quelli restano e pesano sulle nostre spalle. Un grande gesto di affetto e solidarietà l’abbiamo ricevuto dalle famiglie che hanno compreso e ci hanno dato forza. I messaggi che ci stanno arrivando in queste ore testimoniano l’intelligenza di persone che non si chiudono in polemiche sterili ma cercano un modo di reagire e di fare comunità.
In un tale momento è proprio questa la parola chiave: comunità.
Leggiamo in tutta Italia della criticità della situazione economica dei nidi e delle scuole dell’infanzia privati i cui utenti chiedono la cancellazione della retta mensile. Noi abbiamo invece sperimentato la solidarietà delle nostre famiglie che si sentono parte della nostra comunità e con le quali di certo sapremo trovare un accordo e un modo per venirci incontro quando tutto questo passerà.
Fiduciosi, restiamo in attesa di un concreto e sollecito intervento da parte dello Stato a sostegno delle famiglie e di tutte le imprese per garantirne l’adeguato sostegno economico e la relativa sopravvivenza.