Andare all’asilo fa bene! La scelta del nido e della scuola dell’infanzia: come valutare il progetto educativo

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L’inizio di un nuovo anno rappresenta un momento di scelta importante nella vita di una famiglia con figli piccoli.
L’affacciarsi al mondo della scuola, che sia per la scelta del nido o della scuola dell’infanzia, rappresenta spesso per le famiglie il primo interloquire pubblico: è il primo ingresso “formale” della famiglia nella società!
Il più delle volte si presta attenzione al passaparola, ai racconti delle esperienze degli amici o di altri familiari.
Una cosa è certa: andare all’asilo fa bene!
Ciò non solo perché l’educazione nella fascia 0 – 6 anni facilita l’apprendimento successivo ma anche perché dal punto di vista delle competenze socio-emotive la frequenza del nido prima e della scuola dell’infanzia dopo ha un risvolto positivo sulle relazioni, tra bambini, tra bambini e genitori, tra genitori.
Allora non rimane che fare la scelta giusta.
Ma come scegliere…? Intanto si fissano appuntamenti, visite e colloqui per conoscere le strutture pubbliche e private del territorio.
Ma cosa bisogna veramente valutare quando siamo con chi ci guida nella visita: il suo pensiero educativo, gli spazi, il personale, l’organizzazione e i servizi che offre la struttura?

Noi de L’Isolachenonc’era al primo punto certamente mettiamo il Progetto Educativo.
Anni di esperienza ci hanno insegnato a puntare sulla qualità del servizio, mantenendo alto il livello di riflessione e attenzione sull’approccio metodologico e sulla formazione.  Questo percorso si è tradotto negli anni in un’attenta progettazione pedagogica rivolta all’arco di età 0-6. Oggi ne è traccia il lessico che compone la nostra scuola: termini che ci distinguono e ci identificano.
Nei nostri incontri con le famiglie si parla di identità, pratica, memoria, narrazione, documentazione.
Sono parole che raccontano la storia dell’Isolachenonc’era e ne disegnano il valore anche grazie all’elaborazione nel tempo del processo di crescita e di miglioramento pedagogico e culturale che la scuola ha attraversato e attraversa.
Nella prospettiva di tessere nuove azioni e di proseguire nella riflessione sulla nostra identità c’è il prezioso contributo del coordinamento pedagogico.
Il lavoro di gruppo e la partecipazione delle famiglie alla vita scolastica in questi 15 anni di lavoro sono la nostra vera risorsa.
L’osservazione, lo scambio, il confronto, la formazione con esperti e consulenti sono stati elementi indispensabili di sviluppo.

In una società che cambia così velocemente lo sguardo attento ai processi di apprendimento dei bambini può essere definito come il “gestore del cambiamento”. L’osservazione è strumento di progettazione, di organizzazione e di verifica delle esperienze. La progettazione educativa è intesa come pianificazione di intenti e azioni che poi si concretizzano nel lavoro di tutti i giorni.
Progettare un servizio di qualità, per noi significa avere un pensiero progettuale che accompagni l’agire quotidiano con curiosità, capacità di porsi delle domande, di osservare la realtà, di aprirsi ad altre possibili risposte dando un senso ai gesti e ai segni di tutti i giorni.
È proprio questo modus operandi che dà significato alla relazione educativa, al contesto, agli spazi e agli oggetti, alle esperienze proposte e, in primis, ai bambini come costruttori di conoscenza.
Grazie a tutto questo, da qualche anno abbiamo allungato lo sguardo anche all’esterno dei nostri ambienti, iniziando a vivere esperienze oltre la scuola.
Il bosco è la nostra città con i suoi luoghi storici, strade, piazze, musei, i luoghi della natura con le fattorie-didattiche,gli orti e i mercati.
Questi luoghi di incontri e di relazioni hanno grande valenza pedagogica poiché educano attraverso l’esplorazione, propongono nuovi approcci educativi esperienziali, sperimentano assieme ai bambini, al loro stupore e al loro entusiasmo, un sapere pratico e nuovo, che apre alla conoscenza del territorio e a nuove reti educanti.

L’asilo nido è il luogo delle prime volte dove i bambini, sostenuti dagli educatori, iniziano un viaggio alla scoperta del mondo.
Il nostro compito è alimentare il loro interesse, stimolare il desiderio di conoscere, potenziare la creatività, ascoltarli.
Questa è la scuola dei nostri sogni e ogni giorno cerchiamo di rendere reale questo sogno.

“Non smetteremo mai di esplorare e alla fine di tutto il nostro andare ritorneremo al punto di partenza e conosceremo quel luogo per la prima volta” – T.E. Eliot

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